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Investire in democrazia

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Convegno “INVESTIRE IN DEMOCRAZIA. Proposte di legge per dare dignità economica e autonomia all’azione politica ed ai partiti”

Venerdì 11 settembre 2015 ore 18.00 Novara

A sfidare i segnali di disinteresse e sfiducia degli italiani verso le Istituzioni si presentano, credendoci fermamente, gli intervenuti al convegno tenutosi nella giornata di venerdì dal titolo “Investire in democrazia”.

Concetti apparentemente assodati ma, ai tempi d’oggi, non così scontati. Le statistiche, che i noti sondaggisti ci propongono, confermano che la società in cui viviamo sconta ancora fortemente i segnali della crisi in corso, che si manifesta nelle paure di una precarietà diffusa in campo lavorativo, economico e sociale.

La politica esamina, elabora, risponde e vuole “investire”, non certo con la propensione al risparmio, tipico atteggiamento del buon padre di famiglia a protezione del futuro dei propri cari, ma con una riflessione: solo la “democrazia”, nella forma organizzata della politica e, in questa, dei partiti politici (parafrasando quanto fecero i lavoratori organizzandosi nei sindacati per colloquiare con i datori di lavoro) potrà cercare e dare auspicabilmente le dovute risposte e soluzioni.SAM_5203

La Fondazione Novarese dei Democratici di Sinistra ha ritenuto maturi i tempi per riflettere su come i parlamentari, senatori e deputati, del Partito Democratico, credano nella forma organizzata dei partiti politici stimolandone la discussione con apposite proposte di legge, peraltro già depositate nelle rispettive aule parlamentari.

Dopo i saluti dell’Assemblea Provinciale PD, portati dal presidente novarese Giuseppe Cremona, il Senatore Ugo Sposetti, firmatario del disegno di legge, e la deputata Anna Rossomando, hanno tracciato, portando la loro diretta esperienza dell’attualità dei lavori parlamentari, come il modello partitico abbia iniziato la propria “crisi” già dalla fine degli anni ’70-’80 e come oggi, vuoi anche influenzato dai velocissimi precetti della comunicazione sempre più “social” e, talvolta, legati agli individualismi del singolo, il partito abbia bisogno di una organizzazione chiara, obiettiva certa e condivisa.

Altrettanto stimolante, in quanto portatrice dell’esperienza pluriennale di militanza politica e degli incarichi istituzionali che ricopre, l’intervento della relatrice novarese Giuliana Manica che richiama l’attenzione dei presenti sul significato dei partiti, dei movimenti e sul ruolo della programmazione politica. Aggiunge con forza che a riscrivere le regole di rappresentanza generali – art. 49 costituzione, ma non solo –  siano chiamati a decidere  non solo i componenti della dirigenza nazionale del PD convocati in Assemblea ad Ottobre prossimo,  ma soprattutto vengano coinvolti nel dibattito i componenti degli organismi regionali e provinciali del Partito Democratico.

“ Crediamo necessari” -interviene il Presidente della Fondazione DS Alberto Reda- “ancor più in un periodo di sfiducia generalizzata verso le Istituzioni, gli spunti di riflessione che i relatori al convegno ci hanno rappresentato. Applicando quanto la Carta costituzionale ci suggerisce si è nelle condizioni di investire in forme organizzate, controllate e soprattutto trasparenti come una casa di vetro. In tal modo possiamo recuperare la fiducia nella politica, ove questa si fosse indebolita o, addirittura persa”.

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